Da Otik, Descrizione

I nostri eroi, passato il portale, si ritrovano in una landa desolata; Se si guarda alle proprie spalle, non c'è traccia del portale, ne se si allunga la mano si incontra qualcosa, eppure dal nulla continuano a materializzarsi coloro che sono stati scelti per varcarlo.
Una strada sterrata parte dal luogo in cui i nostri eroi si sono ritrovati; una sola, la cui destinazione da lì non si intravede.
Percorrendo la strada, dopo alcune ore e molte curve tortuose, si arriva davanti ad un arco, identico ai portali che tutti ben conoscono; la pietra che normalmente sovrasta l'arco è stata divelta, e al di là si intravede una grande struttura, palesemente una taverna, con un'insegna con su scritto: DA OTIK.
All'interno della locanda, al centro della sala grande, il locandiere Otik è diritto in piedi, pietrificato. In taverna non c'è nessun altro. Evidenti segni di lotta, tavoli rovesciati, chiazze di sangue fresco, fanno bella mostra in tutta la sala.

[Esterno Taverna]

Leggero, leggerissimo, è il passo del mezzelfo, che, per ora, continua a respirare profondamente per non sentire la pesantezza delle ore trascorse a camminare.
"Da Otik...? Quindi qui c'è qualcuno?" Urla, felice, verso i suoi compagni. "Spike, Alexander, Padre... c'è una taverna...."
Cosi, con quel sorriso stampato sul volto e la sua fedele spada Bloothoot in mano fa per entrare. Cosi varca la soglia, poco dopo, comprendendo quel silenzio, quel troppo silenzio che in nessun modo poteva essere frenato. "Oh Signore...." Dice, adesso, guardando quell'uomo, pietrificato. "Anja, anja, abbiamo bisogno di Magnetica, forza, forza, forza...." Dice, cercando la compagna. Gli occhi del mezzelfo si guardano attorno, qualche passo in avanti, cercando di tirare su qualche tavolo, le sedie, quasi volesse ridare un'ordinata a quel posto preso da qualche furia impazzita. "Ma cosa sarà mai accaduto qui dentro..." Sospira, appena, cercando qualcosa di utile, qualche informazione, qualsiasi cosa.

Un leggero tintinnare di ferro su ferro accompagna l'incedere di un uomo anziano,una lunga barba bianca con lunghi capelli sempre bianchi ne incorniciano il viso,un'armatura di ferro lo copre dal collo in giu',l'elmo sotto il braccio sinistro,un martello nella destra,lo scudo legato sulla schiena insieme ad un martello a due mani,i suoi paramenti sono bianchi e oro,un mantello dorato cade dalle sue spalle gli occhi sono scuri e guardinghi...


incede nella taverna appena sente il mezz'elfo che richiama una compagna per ricevere aiuto,si guarda intorno e vede la scena che gli si para dinnanzi......

"Otik.....ora sappiamo dove era finito......."


Incede nella taverna......

[Interno Taverna]

Guarda quell'uomo ed inarca il sopracciglio quasi a volerlo scrutare. "Ehm, Salve..." Dice, con un leggero sorriso, guardandosi intorno. "Ma cos'è accaduto qui, cos'è accaduto a..." Lo sguardo e l'indice si posano sull'Oste, o quello che pare. ".....a Otik... sempre che sia lui, ovviamente..." Chiede, col massimo rispetto che riesce, facendo qualche passo indietro e cercando i suoi compagni. "Sono Adam Selhar Lion, Sacerdote di... Lord Io..." E sorride, nel pieno della sua soddisfazione, stringendo forte Bloothoot. " Voi... siete?" E chiede, sempre curioso, aspettando.

guarda il sacerdote e poi sorride dicendo


"io sono Hurion Du'Lions,guerriero devoto alla giustizia,alla legge ed alla vita e come voi cerco di comprendere cosa stia succedendo....piacere di conoscervi"


fa' un lieve inchino con la testa,poi rialzandosi rivolge il suo sguardo verso Otik

"quello e' Otik, il piu' famoso taverniere della ormai scomparsa Horizon nonche' anche lui scomparso molto tempo addietro e ritenuto a torto direi morto."

si avvicina alla statua....

"certo spietrificandolo almeno lo riporteremo almeno in vita o comunque lo sveglieremo da questo sonno di pietra....peccato che non potra' dirci nulla visto che per lui non sara' passato che un secondo da quando l eco di cristallo della vecchia taverna crollo' e il portale di quest'ultima collassò chiudendola per sempre essendo rimasto tutto questo tempo di pietra...."


guarda poi di nuovo il sacerdote....

OOC:
Viglik entra nella taverna e si guarda intorno, scuote la testa quindi si avvicina all'oste e gli da' un leggerissimo pizzicotto su u8na guancia

IC:
si senza alcun dubbio mio caro Adam e' pietrificato ....o qualcosa del genere, spero vivamente che non sia stato il suo Rhum o il suo vino a ridurlo in questa situazione (ghigna leggermente)

OOC.
Guarda il guerriero in armatura e gli sorride, quindi con un cenno della testa gli porge saluto

IC:
salute a voi guerriero, e piacere di conoscervi, il mio nome e' Viglik, e spero che quanto prima che si riesca a togliere questo pover' uomo da questa situazione

OOC:
passa dietro al bancone e si guarda attentamente intorno, poi dopo una veloce ricerca un gran sorriso di pura felicita' gli si apre sul volto ed allungando una mano al di sotto del bancone ne tira fuori una bottiglia chiusa di Rhum.
Prende quindi dei bicchieri e li allinea sul bancone, spacca la bottiglia con il pugnale e inizia a versare il liquore nei bicchieri.
Posa alcune monete sul bancone e si dirige verso uno dei tavoli tirato su da Adam e ci si siede poggiando le gambe su una sedia li vicina.
Guarda ora attentamente il guerriero.
IC:
prego bevete pure se ne avete voglia, anche voi di Horizon ?

scruta viglik per un momento poi il suo volto si apre in un sorriso e risponde al cenno di saluto dell'uomo


"salute a voi mastro viglik, la vostra fama vi precede....."

continua a sorridere....


"vi conosco di fama ma e' comunque un enorme piacere conoscervi di persona anche se in circostanze cosi nefande...vi ringrazio dell'offerta ma io non bevo rhum e poi voglio cercare di aiutare il buon Otik."


si avvicina alla statua del taverniere.....

La porta si apre con live movimento lasciando penetrare subito dopo la sua ombra anche il corpo del draconico, le scaglia cremisi riflettono subito la luce interna della della taverna a causa del sudore presente. Si dà una spolverata a vestiti e all' armatura lo sguardo esplora la taverna in tutta la sua ampiezza notando i paòesi segni dell'ultima visita effettuata dai suoi compagni...

"Ma cosa diamine è successo qui?"

proferisce mentre incede all'interno squadrando i presenti; un lieve sorriso ad Adam, un'occhiata di rimprovero ironico a Viglik poi lo sguardo rettiliforme si sofferma sull'anziano guerriero notandone le vestigia e la simbologia lo saluta con un inchino piuttosto militare.
Mentre si dirige verso la statua pietrificata di Otik si affianca al guerriero.

"Al momento soltanto Anja può fare qualcosa per lui....possiamo solo aspettare che arrivi"

porge l'avanbraccio corazzato all'anziano guerriero pronunciano con un lieve sorriso:

"Piacere...Aslan Valeru, paladino di Lord Io.....con chi ho il piacere di parlare?.....temo di non conoscervi"

attende una risposta dall'anziano cavaliere di fronte a lui con fare amichevole

"Aslan...." Dice, sussultando, poi si calma, celere. "Si dobbiamo aspettare Anja, ma dov'è? non starà ancora scavando buche vero?" Poi guarda quell'uomo, si avvicina sorridendo. "Nonv i preoccupate per il caro Otik, verrà salvato al più presto..." Poi inarca un sopracciglio, guarda quell'uomo, storce la bocca. "Voi come siete riuscito a venire fin qui...?" Guarda Aslan, quasi preoccupato, quasi sospettoso. "Potete spiegarci esattamente cosa sta accadendo, cose siete arrivato e come siete riuscito a scappare dal Dio Tiranno...?" Qualche passo, stringe Bloothoot, cerca ancora Spike, Leo, Alexander e guarda ancora Aslan andandogli a fianco. "Viglik, potete cercare se vi sono delle trappole...?"

posa l'elmo d'acciaio ed il maglio sul tavolo e poi stringe il braccio teso del draconico nella stretta militare e sorridendo dice...


"come dicevo poc'anzi agli altri presenti, sono Hurion Du'Lions guerriero devoto alla giustizia,alla legge ed alla vita,nonche' ex paladino di Solaris"


continuando a stringere l'avambraccio del draconico...ma voltando leggermente il volto verso Adam


"sono riuscito ad attraversare il portale dopo che abbiamo sconfitto i titani ed ero poco dietro di voi nella marcia sulla strada fin qui, non abbiate timore messer Adam, non sono qui per nuocere a nessuno tranne i servitori di chi fa' del male la sua via."


lascia il braccio del draconico....e si siede non prima di essersi tolto lo scudo dalla schiena ed il maglio a due mani....sullo scudo non si riconosce simbolo....lo sfondo e' completamente bianco....mentre il maglio e' di ferro nero

Viglik posa la bottiglia di rhum sul tavolo dopo aver ingollate diverse ed abbondanti sorsate.
Apre la sua bisaccia e ne tira fuori tre mele, due le ripone nuovamente mentre una la strofina sulla manica (lercia) del vestito e poi inizia a mordere con avidita'.
Uhmm buona e le altre due le tengo da parte e piantero' i semi cosi' sono sicuro che le mie mele preferite ci saranno inizia a ridere di gusto sbruffando pezzetti di mela un po' dappertutto.
Guarda di sbieco i tre davanti a lui, poi i lineamenti si distendono e riappare il sorriso.
mi sono portato dietro anche dei semi di pommodoro e cipolle dorate ed aglio grosso piu' altre cosette segrete, e.......Aslan non me li rubare per mangiarteli, che ti conosco, anzi per meglio dire conosco quel pozzo senza fondo del tuo stramaledetto stomaco !
Inizia a ridere di nuovo, sbattendo questa volta le mani sul tavolo, quando inizia a strabuzzare gli occhi, come se si stesse strozzando.
la mano corre veloce sul tavolo ed afferra la bottiglia che viene portata immediatamente alla bocca.
Poi guarda il dragonico e.......
ecco mi stavi facendo il malocchio vero ??
Si gira verso Adam strizzandogli di nascosto l'occhio con fare divertito

sorride nel sentire le parole di viglik e ride della scena.....


"bhe' io da canto mio ho solo carne secca,un po d'acqua e qualche vecchio ricordo"


sorride.....


"dobbiamo trovare quell'Anja che voi dite sia l unica a poter aiutare mastro Otik"

guarda i tre attendendo risponsta.......poi guardando verso Aslan agrotta un sopracciglio


"Voi dite di essere un paladino di lord Io il padre degli dei dell'ormai scomparsa Horizon eppur mostrate i colori e i simboli della dea Eclisse."


scruta accigliato Aslan.....

Il paladino sorride alla giustissima osservazione del guerriero poi risponde....
"Non avete torto..... quando gli dei di Horizon esistevano ancora ero molto devoto a mia madre....ma purtroppo ora con la sua scomparsa e quella dei suoi fratelli i miei poteri provengono direttamene dal padre degli dei....quindi credo che per ora l'affermazione con la quale mi sono presentato sia attualmente la più giusta....purtroppo...."

Proferisce stringendo a se il simbolo della dea della giustizia ormai quasi del tutto oscurato a causa della scomparsa del nume manifestando la propria tristezza, poi come richiamato nel posto dove si trova fissa lo sguardo, addolcito dalla stanchezza dell'impresa da poco superata, sull'anziano guerriero e dice....

"Cmq avete ragione....una giusta osservazione......cmq non preoccupatevi per Otik, Anja stà arrivando dovrebbe arrivare anche lei fra poco con gli altri".....
Dopo di chè spostando una sedia si siede con un profondo sospiro sintomo del ritrovato riposo.

alla spiegazione del paladino rimane serio.....


"comprendo il vostro dilemma di fede ma non capisco il cambiare cosi' da un momento all'altro...anche il signore della luce Solaris non e' piu'...e proprio per questo non affido il mio cuore e la mia anima a nessun'altro....quando sara' il momento sono sicuro che lo capiro' ma comunque fino ad ora continuo a seguire legge,vita,onore e giustizia."

poi sentendo parlare di questa Anja....

"ebbene speriamo faccia in fretta...non sopporto di vedere il buon Otik ridotto cosi' e non poter far nulla di piu'..."

Lungo il sentiero il Mago ha riposto i propri effetti nel giusto ordine. Stanco del viaggio rocambolesco appena compiuto con i suoi compagni,giunge innansi a una taverna dall'aspetto familiare.
Dopo aver letto l'insegna,si getta di corsa all'interno dell'edificio.
La porta spalancata,il Mago è trasalito,gli occhi scrutano ovunque,lo sguardo di chi sembra stia osservando un dipinto del passato...

"E' Tutto come quella notte! Tutto è restato come all'ora...!"